Il sindaco spara a zero su Legambiente - 16-02-02 - da Il Punto

 

 

Continua il turbinio di polemiche dopo l'apertura della voragine di via Udine

 

Il sindaco D'Occhio spara a zero

sugli esponenti di Legambiente

 

 

di Antonio Vecchiarelli

 

 

Voragine di via Udine a Telese Terme, si è fatto un gran parlare, in questi giorni, sui rischi dell'area Lagni, Dissesto idrogeologico del territorio? Cementificazione selvaggia? Speculazione Politica? Ne parliamo con il sindaco Giuseppe D'Occhio.

 

 

Com'è la situazione attuale?

 

"Le indicazioni sono quelle che si immaginavano all'inizio (cedimento dovuto alla presenza di una sorgente di acqua, ndr). Per precauzione abbiamo interdetto l'utilizzo dei fabbricati immediatamente vicini.

Preoccupazione, poi, rientrata a seguito degli accertamenti con i quali sì è verificato che non c'è alcun tipo di interferenza al di fuori del luogo della sorgente. Le conclusioni definitive saranno tratte sulla base di altri accertamenti che saranno fatti nei prossimi giorni, ma sicuramente non c'è coinvolgimento del territorio circostante, sicuramente è un fenomeno circoscritto all'area della sorgente in cui, a seguito di interventi da parte di privati, si era andato a modificare, 30 -40 anni fa, lo stato naturale.

Questo ci spinge a verificare che non vi siano situazioni analoghe da qualche altra parte.

Con la cautela di sempre non intendiamo mettere, come gli struzzi, la testa sotto sabbia, ne urlare per presentare una situazione drammatica che non c' è.

In maniera serena, in maniera adeguata, saranno valutate le cose, eventualmente saranno prescritti accertamenti tecnici aggiuntivi all’atto della richiesta di concessione, in modo che qualsiasi costruzione abbia un accertamento dettagliato per stabilire le modalità di realizzazione del sistema di fondazioni".

 

 

Quindi"niente blocco delle concessioni come taluni chiedevano?

 

"Non c'è nessun blocco delle concessioni. Siamo in presenza, su 4000 concessioni date negli ultimi 15 anni, tra ristrutturazioni e adeguamenti e qualche migliaio di nuove concessioni, di episodi assolutamente marginali di assestamento.

Oltre quello che è successo, non ce n'è nessun altro di una certa importanza.

Tirare fuori ipotesi di dramma o disastro annunciato per un episodio come quello dello 'sfornellamento' di una sorgente coperta negli anni '70 e nei primi anni 80 mi sembra esagerato.

Tra l' altro potrei dire in maniera banale che in quel periodo non avevo nessuna responsabilità amministrativa, ma non sono abituato a fare questo. Gli episodi (quelli relativi alla sistemazione idraulica, ndr) avvenuti in quegli anni sono marginali visto che c' erano altri enti preposti (il consorzio di Bonifica, il Genio Civile) al controllo del territorio. Ci possono essere stati degli episodi di poca cautela nei confronti del territorio. Questo probabilmente è uno di questo.

C’è stata una modifica dello stato dei luoghi, mai tecnicamente valutata (non c'è nulla agli atti per le modifiche intertenute in quel luogo) per cui bisogna valutare proprio per quello che sono; Ci sarà una valutazione finale del professor Ortolani (a cui è stato dato l'incarico per una perizia,ndr) e del pool di tecnici... chi dice delle cose strampalate se ne assume la responsabilità".

 

 

Legambiente dice che la sua prima preoccupazione è stata quella di individuare delle responsabilità...

 

“Ma Legambiente dovrebbe valutare se non ha interessi privati in atti di ufficio quando fa delle dichiarazioni. .."

 

 

Pare che ci sia stata una richiesta di concessione edilizia nell'area in questione da parte di qualche responsabile dell'associazione ambientalista...

 

“C'è una richiesta di concessione che noi non abbiamo dato...

Non è stata rilasciata per la valutazione dell'ufficio tecnico arrivata a seguito di un istruttoria proprio perché sull'area da destinare alla costruzione c'era la presenza di un pozzo dichiarato su cui si chiedevano delle indagini aggiuntive, mentre è successo questo c'è stato lo sfornellamento. lo rispetto le associazioni ambientaliste. ..ognuno deve fare la propria parte però.

Tra l' altro queste dovrebbero essere distinte e distanti dai partiti politici, confondersi con i partiti significa ridimensionare il ruolo delle associazioni.

Non bisogna confondere la propria funzione all'interno un'associazione ambientalista con interessi privati".

 

Non le sembra una contraddizione chiedere una concessione su un suolo di cui si è sicuri (come si è poi annunciato in tanto di comunicati stampa) che sia a rischio?

"Ma l'area a rischio è principalmente sul terreno proprio, non su altri, visto che lì c'è la sorgente..."

 

 

Ma non è una contraddizione?

 

"Quantomeno c'è una contraddizione."